Fratture dell'anca, il benessere migliore prevenzione
Ortopedia-trauma, Malattie e nutrizione

In Italia circa settanta mila persone ogni anno si fratturano l'anca. In larga parte si tratta di anziani, molto spesso in buona salute, ma inevitabilmente meno agili dei giovani e soprattutto con le ossa meno resistenti: una banale caduta si trasforma quindi spesso in un danno maggiore.
Un gruppo di ricercatori americani è riuscito a individuare alcune circostanze che molto spesso ricorrono in questi incidenti. Alcune sono così ricorrenti da essere definite dagli studiosi come veri fattori di rischio: chi ne conosce l'esistenza deve quindi contemplare la maggiore probabilità di fratture, operare delle serie precauzioni.
Tra i fattori più ricorrenti ci sono inevitabilmente l'età, ma anche il peso, la ridotta abitudine ad attività fisica (fattori che riducono l'agilità), l'uso di farmaci cortisonici (che favoriscono l'osteoporosi), e una salute un po' precaria.
Quest'ultimo dato è molto importante: il mantenimento di una salute buona, compatibilmente con l'età, è la prima garanzia di protezione da possibili infortuni e malattie. Un individuo che si prende cura di sé protegge le proprie difese naturali e allontana la probabilità di piccoli malanni che possono debilitare anche pesantemente l'organismo.
Spesso la trascuratezza alimentare è una fonte di maggiore instabilità della salute. Questo rischio va assolutamente prevenuto con una alimentazione corretta, ricorrendo senza indugio, se necessario, a integratori proteico / calorici (Fortimel, Nutridrink, Nutridrink Multi Fibre, Fortify complete).
Fonte: Robbins J et al: Factors associated with 5-year risk of hip fracture in postmenopausal women. Jama, 28 nov 2007.