L’8 Febbraio scorso si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Epilessia. Un’occasione per riflettere su una patologia che riguarda 50 milioni di persone nel mondo (500 mila in Italia), con la previsione di 17-30 mila nuovi casi all’anno solo nel nostro Paese.
La parola epilessia deriva dal verbo greco e′πιλαµβa′νειν (epilambanein) che significa “essere sopraffatti, essere colti di sorpresa”.
Le epilessie si manifestano attraverso le cosiddette crisi epilettiche che dipendono da un’alterazione della funzionalità dei neuroni. I neuroni sono le più numerose e importanti cellule nervose e comunicano tra loro attraverso scambi biochimici che si traducono poi in correnti elettriche. Quando i neuroni, per qualche ragione, diventano “iperattivi” scaricano impulsi elettrici in modo eccessivo e ciò può provocare una crisi epilettica.
Quando esiste il sospetto che certi disturbi siano collegati all’epilessia e dopo un consulto con il proprio medico, è preferibile rivolgersi a Centri specializzati, che esistono su tutto il territorio nazionale, in modo da ottenere un corretto inquadramento diagnostico.
Scopo della giornata Giornata Internazionale dell’Epilessia 2016 è quello di fare un bilancio complessivo sulla patologia aggiornando i dati sul progredire della ricerca in materia.
Il tentativo è quello di provare a dare una dimensione di “normalità” alla patologia, sia in caso di pazienti in trattamento con terapie farmacologiche, che in quei casi in cui il paziente non risponda a quest’ultime (in questi casi si parla di epilessia farmacoresistente e riguarda circa il 30-40% del totale pazienti epilettici).
In caso di epilessia farmacoresistente la dieta chetogenica può essere una valida alternativa , inducendo e mantenendo nel tempo uno stato di chetosi che si è dimostrato capace di ridurre la frequenza degli attacchi epilettici.
L’evento è promosso in Italia dalla Lice, la Lega Italiana contro l’Epilessia, che da qualche anno ha attivato la campagna “Io posso” con l’obiettivo di spiegare come convivere, accettare e controllare la malattia, senza sentirsi diversi o discriminati. Quest’anno inoltre ha bandito un concorso giornalistico che premierà i migliori articoli sull’epilessia pubblicati nel 2016.
Trovate tutte le informazioni sul sito ufficiale del Lega: www.lice.it
Fonti:
lice.it e www.rssp.salute.gov.it/
http://www.lice.it/pdf/conoscere_epilessia.pdf
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