Il pasto in ospedale: una parte della cura
Malnutrizione, Malattie e nutrizione

Bisogna mangiare per vivere e non vivere per mangiare. La saggezza popolare ha pienamente ragione e colpisce nel segno, soprattutto se si tratta di pazienti ricoverati in
ospedale. Alimentarsi correttamente anche in caso di ricovero è fondamentale per riuscire a sopportare meglio le terapie, la degenza e guarire nel più breve tempo possibile.
Malgrado ciò, il consumo del pasto del paziente ricoverato rimane un momento critico nella realtà ospedaliera sia italiana sia europea. Solo il 40 per cento dei pazienti ricoverati infatti consuma interamente il pasto. In particolare, il 40 per cento non consuma la colazione, il 21 il pranzo e il 26 la cena.
I dati ottenuti negli ospedali della nostra penisola sono stati confrontati con i report relativi ai centri di degenza europei che hanno aderito all'iniziativa. Ne risulta un certo allineamento, sia pure con una situazione italiana leggermente più sfavorevole: ciò indica che il problema della
malnutrizione in ospedale è universale, ed è diffuso anche nei paesi più progrediti sotto il profilo dell'assistenza sanitaria.
Appare chiaro quanto sia importante attivare, sia in ambito locale sia nazionale ed europeo, iniziative capaci di trasformare il pasto in ospedale da spiacevole effetto collaterale del ricovero a parte importante del processo curativo.