La programmazione nella nutrizione artificiale

Malnutrizione, Malattie e nutrizione

 - La programmazione nella nutrizione artificiale Se un malato ricoverato in ospedale necessita di nutrizione artificiale, esiste il personale competente che si occupa di tutte le relative decisioni e procedure. Ma dopo la dimissione, se si deve continuare a domicilio la nutrizione artificiale, sia essa enterale o parenterale, è richiesta l'attiva collaborazione del paziente e di coloro che si occupano di lui. Soprattutto per quanto riguarda la nutrizione enterale.
A domicilio è necessario predisporre un'organizzazione in grado di far fronte alle esigenze del paziente ed informare adeguatamente i caregivers.
Diverse esperienze hanno dimostrato che la realizzazione di una nutrizione enterale a domicilio ha una buona riuscita quando il personale infermieristico di riferimento partecipa in pieno alla organizzazione del programma nutrizionale e alla sua pianificazione.
La realizzazione del programma di NAD (nutrizione artificiale a domicilio) ha questi punti critici da tenere in considerazione:
• definizione delle miscele e delle soluzioni nutrizionali specifiche
• scelta di vie di accesso adeguate a una gestione domestica
• personalizzazione del trattamento in funzione dei fabbisogni personali e del tipo di patologia
• nursing accurato
È molto importante il ruolo svolto dal personale infermieristico, che in tale contesto deve adeguare gli interventi secondo le diverse situazioni e soprattutto deve mettersi nell'ottica non soltanto di eseguire degli interventi ma anche di insegnare a eseguirli.







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