Nutrizione artificiale e dimissione dall'ospedale

Malnutrizione, Malattie e nutrizione

 - Nutrizione artificiale e dimissione dall'ospedale La nutrizione artificiale, metodica sempre più diffusa anche a domicilio, è destinata ai pazienti i cui fabbisogni nutrizionali non possono essere soddisfatti con l' alimentazione normale.
Questa nutrizione prevede l'utilizzo di miscele nutritive prescritte da personale specializzato e somministrate attraverso vie di accesso ormai consolidate, siano esse enterali (che vanno direttamente nell'apparato digerente) o parenterali (via endovenosa).
La nutrizione enterale viene preferita alla parenterale per diverse ragioni, tra cui l'importante funzione che i nutrienti svolgono sul trofismo della mucosa intestinale e sul ruolo che essa svolge quale barriera per i batteri. Altri punti importanti sono la maggiore sicurezza, la più facile somministrazione, il minore rischio di complicanze e il costo inferiore.
La nutrizione artificiale necessita di specialisti per la formazione dei caregiver, che poi la effettueranno a domicilio. L'esperienza e l'organizzazione delle equipe che lavorano sul territorio sono fondamentali per la buona riuscita della nutrizione artificiale domiciliare (nad).
Dell'importanza e della criticità di alcuni aspetti della nad ha parlato Daniela Domeniconi - direttore struttura complessa di dietetica e nutrizione dell'Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle di Cuneo - durante il primo convegno nazionale Interassociativo AMD-ADI tenutosi a Napoli lo scorso dicembre.
La nad può essere efficace e sicura solo se esiste una completa preparazione del paziente alla domiciliarizzazione con un'analisi accurata del quadro clinico e prognostico e l'inserimento in percorsi burocratici e amministrativi ben definiti.







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