Pancreatite acuta, vantaggiose le fibre prebiotiche
Pancreatite, Malattie e nutrizione

Una
dieta corretta contribuisce in misura rilevante a migliorare i tempi di degenza e gli esiti di alcune malattie.Ciò è stato dimostrato per
malattie importanti, come le
pancreatiti acute, secondo quanto dimostrato dal gruppo di ricercatori (Karakan e collaboratori) che hanno pubblicato la loro ricerca sul World Journal of Gastroenterology.
In generale le pancreatiti sono determinate da un processo degenerativo che induce le cellule del pancreas ad autodigerirsi.Per bloccare questa autodistruzione è allora indispensabile ridurre la produzione di
enzimi digestivi sospendendo la
nutrizione per via orale.
Due gruppi di pazienti con gravi sintomi di pancreatite sono stati alimentati tramite
sonda nasogastrica con
nutrienti idonei a questo tipo di malattia.In uno dei due gruppi la dieta è stata però integrata con
fibre prebiotiche, sostanze che favoriscono la crescita e la funzionalità della flora intestinale, utile per il corretto funzionamento dell'apparato digestivo.
I pazienti nutriti con
prebiotici hanno avuto tempi di degenza più brevi e un minor numero di complicazioni. La normalizzazione di alcuni parametri biomedici, che esprimono l'andamento della malattia, è avvenuta più rapidamente nei pazienti trattati con prebiotici. Queste fibre avrebbero quindi determinato una precoce azione antinfiammatoria e migliorato l'integrità della mucosa dell'intestino.
Gli autori concludono pertanto che l'utilizzo delle fibre prebiotiche nelle diete per i pazienti alimentati con sonda migliora i tempi di degenza e accorcia la durata della terapia rispetto alla nutrizione enterale con diete standard.