Piaghe cutanee, un primato italiano
Lesioni da decubito, Malattie e nutrizione

Circa due milioni di persone con problemi di piaghe cutanee, un primato assoluto in Europa, con costi per il servizio sanitario di quasi un miliardo di euro. Queste le cifre allarmanti segnalate dagli esperti riuniti all'ultimo congresso nazionale della Associazione Italiana Ulcere Cutanee (AIUC).
Spesso si pensa alle ulcere da decubito come problema isolato per alcuni malati gravi costretti a letto per lunghi periodi. In realtà il problema si pone per una varietà di casi senza connotati di gravità, come nei
diabetici, dopo un normale intervento chirurgico, in conseguenza di una temporanea infermità.
Il problema delle piaghe cutanee costringe spesso il malato al ricovero, quando potrebbe essere curato con pari efficacia al proprio domicilio, con risparmio di costi e un enorme beneficio psicologico e pratico.
Secondo il presidente del congresso dell'AIUC, Elia Ricci, "si sottovaluta il problema, che non riguarda soltanto gli anziani. "Abbiamo un sistema di cura che non è appropriato prosegue Ricci perché privilegia l'ospedalizzazione o l'intervento delle strutture sanitarie pubbliche, non tenendo conto che una giornata in ospedale costa come diverse settimane di terapie domiciliari. Dotando le famiglie di farmaci e di materiali di consumo, si otterrebbero risparmi e una migliore condizione di vita per i pazienti e i congiunti".
È stato dimostrato che un'
alimentazione ricca in alcuni
nutrienti - soprattutto
amminoacidi,
zinco e
arginina favorisce la riparazione dei tessuti e induce quindi la guarigione delle lesioni da decubito. Peraltro alcuni amminoacidi importanti per la riparazione delle piaghe cutanee non sono disponibili in tutti gli alimenti e devono essere assunti con supplementi nutrizionali (Cubitan), contenenti nutrienti specifici come zinco, arginina, vitamina C.