Quando la magrezza favorisce l'osteoporosi

Anziano, Nutrizione e benessere

 - Quando la magrezza favorisce l'osteoporosi Le donne magre hanno maggiori probabilità di soffrire di osteoporosi. È il risultato di una ricerca condotta da studiosi francesi dell'Università di Saint Etienne, e riguarda donne normali, escludendo quindi i casi patologici di donne anoressiche.

"Si tratta di donne costituzionalmente magre – spiga uno dei ricercatori, Bruno Estour – che hanno una massa grassa più o meno normale, mestruazioni regolari e un metabolismo generale e ormonale senza difetti".

Tuttavia i ricercatori hanno riscontrato in queste donne, in una percentuale "inaspettatamente elevata", bassi livelli di massa ossea. Tale condizione favorisce la comparsa dell'osteoporosi in tempi più precoci e con maggiore intensità.

Un certo grado di rarefazione ossea compare con molto anticipo rispetto all'osteoporosi conclamata. Le donne possono vantaggiosamente contrastare questa tendenza e prevenire degenerazioni più gravi con una dieta il più possibile varia, ricca di calcio e di vitamina D. È vantaggioso anche il ricorso a integratori iperproteici (Fortimel, Fortimel fruit, Forticreme).

L'osteoporosi è caratterizzata da una rarefazione delle ossa, in particolare delle ossa lunghe, quelle che sostengono il corpo, ma anche di ossa fondamentali per il sostegno corporeo come le vertebre. Molti anziani subiscono fratture, spesso per banali cadute, proprio a causa di una minore resistenza delle ossa. La conservazione della "salute ossea" è quindi un principio di grande rilevanza per il benessere e l'autonomia delle persone anziane.


Fonte: Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, 23 ottobre 2007.






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