Sindrome da intestino corto
Si indica con questo termine l'insieme di disturbi che si manifestano quando una porzione significativa dell'intestino tenue è stata rimossa chirurgicamente, ad esempio per la presenza di un tumore, per una necrosi estesa (da malattie infiammatorie croniche dell'intestino), o in seguito a gravi ferite.
L'assorbimento del contenuto intestinale è insufficiente, con diverse conseguenze: perdita di peso, malnutrizione, anemia, diarrea, evacuazioni frequenti.
Esiste anche una rara condizione congenita di intestino corto, che si manifesta con un importante ritardo di crescita e ritardo mentale.
Consigli nutrizionali
In generale la dieta deve privilegiare alimenti facilmente digeribili, poveri di grassi e avere un basso contenuto di fibre, per contenere il problema della diarrea e non limitare ulteriormente l'assorbimento già insufficiente del contenuto intestinale.
Dovranno essere pertanto esclusi gli alimenti integrali, i vegetali fibrosi particolarmente ricchi di cellulosa e lignina.
In caso di malnutrizione è opportuna l'integrazione di amminoacidi o la supplementazione con alimenti completi altamente digeribili a base di amminoacidi (dieta elementare).
Se la condizione è tanto grave da richiedere il ricovero ospedaliero, il nutrizionista valuterà l'opportunità della nutrizione entrale con diete elementari.
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