Bronchite cronica: antibiotici e corretta nutrizione

Non deve sorprendere che la prognosi dei pazienti affetti da bronchite cronica possa essere condizionata anche da una corretta nutrizione.

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Nei pazienti con malattia polmonare ostruttiva quando i sintomi si fanno maggiormente sentire, la terapia antibiotica standard basata su un lungo periodo di trattamento può essere efficacemente sostituita da periodi terapeutici più brevi. Lo afferma uno studio olandese pubblicato su Thorax.

La broncopatia ostruttiva è una malattia a lungo termine, cronica, in cui la respirazione risulta difficoltosa per la riduzione del flusso dell’aria d’entrata e d’uscita ai polmoni. Questa malattia ha la caratteristica di alternare fasi acute, che possono essere anche molto debilitanti per l’organismo, a fasi di remissione della sintomatologia più o meno lunghe.

I pazienti sono portati a soffrire di repentini peggioramenti della sintomatologia, come la tosse o la produzione di catarro. Queste intensificazioni della malattia cronica sono state studiate in più di diecimila pazienti, trattati con antibiotici per periodi più o meno prolungati. Lo studio ha portato ad affermare che i moderati peggioramenti della malattia cronica possono essere controllati efficacemente utilizzando terapie antibiotiche per non più di 5 giorni.

Tornando alle implicazioni nutrizionali, è stato osservato un dato rilevante: la malnutrizione è piuttosto diffusa tra i malati cronici, anche in forma subclinica.

Va ricordato che il paziente broncopatico è ipercatabolico: il suo fabbisogno proteico è quindi elevato e lo stress ossidativo è particolarmente intenso. Inoltre, l’indice di massa corporea è spesso nella normalità, mentre la massa magra è ridotta. Dopo un episodio acuto può essere opportuna l’integrazione con supplementi ipercalorici e iperproteici, arricchiti in vitamine e antiossidanti.