Zinco, vitamina C, arginina contro le ulcere da decubito

I malati costretti a letto per periodi prolungati vanno speso incontro al fastidioso problema delle ulcere da decubito.

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I malati costretti a letto per periodi prolungati vanno speso incontro al fastidioso problema delle ulcere da decubito: piaghe che si sviluppano nelle zone della pelle costrette da una pressione costante e prolungata, senza possibilità di adeguata ossigenazione.

È un problema importante e spesso debilitante, ma oggi prevenibile e gestibile con una serie di precauzioni e provvedimenti. Fra questi è risultato determinante il corretto apporto nutrizionale, come ribadito da Giuseppe Benati, geriatra di Forlì. All’ultimo congresso nazionale dell’Associazione italiana ulcere cutanee (Aiuc), lo specialista ha ricordato che “affrontare concretamente tale patologia significa incidere su aspetti rilevanti come la guarigione, la funzione, la qualità di vita, il ricovero, il ricorso a strutture assistenziale e i costi sanitari”.

La malnutrizione, pertanto, rappresenta un fattore responsabile delle lesioni da pressione.

Giuseppe Benati fa presente che alcuni micronutrienti specifici sono risultati utili nelle persone con lesioni da decubito, in particolare lo zinco, la vitamina C e l’arginina. Questi composti sono in grado di migliorare la risposta immunitaria e la sintesi di sostanze di riparazione tissutale come il collagene, contribuendo alla limitazione e ove possibile alla guarigione della lesione.

Cubitan è un integratore ad elevato apporto proteico ed energetico arricchito con micronutrienti essenziali, quali appunto arginina, vitamina C e zinco, specifico per la riparazione dei tessuti deteriorati dalle ulcere da pressione.

Fonti

Benati G: La nutrizione enterale nel paziente con lesioni da pressione. Acta Vulnologica 2007.