Lo ricorda Giampiero Pescarmona, ricercatore del dipartimento di genetica, biologia e biochimica all’università di Torino. “La ricostruzione dei tessuti richiede la disponibilità locale di nutrienti che vengono riforniti attraverso il circolo sanguigno”, ricorda Pescarmona al congresso dell’Associazione italiana ulcere cutanee (AIUC).
“I nutrienti” prosegue Pescarmona “includono glucosio, acidi grassi, micronutrienti (ferro, rame, manganese, fosfato, calcio) e soprattutto gli amminoacidi delle proteine“.
Nei tessuti in riparazione le proteine devono uscire dai vasi sanguigni, essere digerite e riutilizzate sotto forma di nuove proteine necessarie per il rimodellamento delle ferite.
Va ricordato che alcuni amminoacidi importanti per la riparazione delle piaghe cutanee non sono disponibili in tutti gli alimenti. Per questa ragione è utile ricorrere a integratori iperproteici (ad esempio Cubitan) contenenti nutrienti specifici come zinco, arginina, vitamina C, che aiutano e velocizzano la rimarginazione delle ulcere.