Epilessia, l'utilità della dieta chetogenica
Epilessia, Malattie e nutrizione

Nei bambini e nei giovani che soffrono di qualche forma di
epilessia, anche l'
alimentazione può contribuire alla loro condizione di benessere. È stato infatti dimostrato che una
dieta ricca di
grassi e povera di
carboidrati - la cosiddetta dieta chetogenica - ha benefici effetti sull'attività dei neuroni cerebrali, in particolare nei casi in cui la terapia farmacologica risulta meno efficace.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Epilepsy Research, ha confermato una vecchia osservazione, secondo cui la condizione di digiuno previene la frequenza e l'entità delle crisi epilettiche. Ciò è dovuto al fatto che nel digiuno l'organismo produce corpi chetonici in abbondanza, e queste sostanze interferiscono con l'attività di alcune aree cerebrali, in particolare controllando le scariche elettriche che sono alla base dell'epilessia.
"La dieta chetogenica può giocare un ruolo attivo in situazioni in cui gli effetti collaterali dei farmaci diventano troppo gravosi per i pazienti", spiega la ricercatrice Anna Tagliabue, professore associato di scienza dell'alimentazione e
nutrizione umana all'Università di Pavia, nonché coautrice della ricerca pubblicata su Epilepsy Research.
Per questo motivo la dieta chetogenica è stata rivalutata come trattamento coadiuvante dell'epilessia infantile, soprattutto negli Stati Uniti e in molti paesi europei, mentre l'Italia sta cominciando a seguire questo utile regime alimentare.
La dieta chetogenica prevede che il 90 per cento della razione alimentare sia composta da
lipidi, il 7 per cento da
proteine e solo il 2-3 per cento da glucidi: una combinazione piuttosto lontana dalle abitudini alimentari mediterranee, che includono soltanto il 10 per cento di proteine, il 65 di carboidrati e 25 di lipidi.
L'importanza del contributo alimentare nell'epilessia viene confermato anche dal fatto che sempre più spesso le divisioni ospedaliere di neurologia si avvalgono della consulenza di esperti nutrizionisti.
Un possibile problema può essere quello di rispettare dieta chetogenica nella vita di tutti i giorni, quindi senza l'assistenza ospedaliera continua. Un aiuto concreto viene da prodotti nutrizionali specificatamente previsti per questo utilizzo (Ketocal).