Declino cognitivo e Alzheimer
Con il passare degli anni molte persone sperimentano una diminuzione della memoria e delle abilità mentali: i processi di apprendimento diventano più lenti, così come la velocità con cui vengono eseguiti determinati compiti mentali. Inoltre, la capacità di memorizzazione delle nuove informazioni è ridotta, richiedendo maggiore attenzione e concentrazione rispetto al passato.
La diagnosi di declino cognitivo è presente quando la memoria ed altre attività mentali (definite funzioni cognitive) sono ridotte in efficienza, ma non interferiscono con le abilità funzionali, consentendo una vita autonoma ed indipendente nonché lo svolgimento di comuni attività quotidiane1.
Il deterioramento cognitivo, benché non coinvolga le funzioni cognitive generali né le abilità funzionali, deve essere considerato un campanello di allarme rispetto a un quadro di normale invecchiamento. Infatti, il deterioramento cognitivo potrebbe precedere una forma di demenza, in particolare la malattia di Alzheimer, in cui i disturbi di memoria peggiorano in modo rapido, compromettendo le usuali attività del vivere quotidiano.
La malattia di Alzheimer rappresenta la forma più comune di demenza. Tale sindrome può insorgere anche precocemente ed è caratterizzata dalla progressiva perdita della memoria e, nelle fasi più avanzate, dall'incapacità di svolgere anche le più semplici azioni quotidiane, da disturbi dell'umore e da comportamenti che compromettono inevitabilmente la normale vita relazionale1.
Consigli nutrizionali
Una dieta equilibrata e supplementi nutrizionali specifici per il declino cognitivo forniscono gli elementi necessari per un buon funzionamento dell’organismo e del cervello2.
Verdura, frutta, pesce: sono questi gli alimenti che dovrebbero costituire la base della dieta, secondo i principi della dieta mediterranea classica.
Evidenze cliniche suggeriscono inoltre un beneficio nell’assunzione di nutrienti specifici, spesso carenti in coloro affetti da patologia di Alzheimer: uridina, colina, acidi grassi polinsaturi (omega-3), vitamine (gruppo B, C ed E) e nutrienti antiossidanti (selenio)3.
Infine, uno stile di vita sano supportato da una attività fisica regolare ed un appropriato training cognitivo, cioè un costante allenamento della mente con esercizi mirati, può aiutare a conservare la memoria e a ritardare i sintomi di demenze, quali ad esempio l’Alzheimer.
Per maggiori informazioni sul declino cognitivo puoi consultare il sito: https://www.dovehomessolatesta.nutricia.it/
1 Selkoe DJ Alzheimer’s disease is a synaptic failure. Science. 2002;298:789-79 2 van Wijk N et al. Targeting synaptic dysfunction in Alzheimer's disease by administering a specific nutrient combination. J Alzheimers Dis. 2014;38(3):459-79 3 Olde Rikkert MG, et al. Tolerability and safety of Souvenaid in patients with mild Alzheimer's disease: results of multi-center, 24-week, open-label extension study.J Alzheimers Dis. 2015;44]
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