È infatti dimostrato che un’ alimentazione equilibrata e adeguata alle proprie esigenze è un contributo importante per avere un corpo sano e una mente attiva. Al contrario un’alimentazione povera di sostanze nutritive si accompagna spesso a condizioni di fragilità, in particolar modo se si tratta di soggetti anziani.
Nonostante le evidenze cliniche non lascino dubbi, la malnutrizione che colpisce gli anziani continua a non essere riconosciuta come condizione di rischio per la salute, e viene spesso trascurata.
Una prova ne è stato lo studio condotto da Guglielmo Bonaccorsi, direttore dell’Azienda Usl 3 di Pistoia, in collaborazione con il dipartimento di sanità pubblica dell’Università di Firenze, relativo a un gruppo di ultrasettantenni, alcuni assistiti a domicilio, altri ricoverati in strutture di cura.
Le rilevazioni hanno in parte confermato ciò che si sospettava per quanto riguarda i pazienti ricoverati: lo stato nutrizionale dei soggetti non è risultato adeguato. È andata meglio per i soggetti assistiti a domicilio.
Alla luce anche di questi risultati è importante favorire fra gli operatori la conoscenza del Mini Nutritional Assessment (MNA), uno strumento per la valutazione dello stato di nutrizione per le persone con età superiore ai sessantacinque anni.
Quando non è possibile soddisfare il fabbisogno in nutrienti con una corretta alimentazione si consiglia l’utilizzo di supplementi nutrizionali (Fortimel, Nutridrink fibre).