Alzheimer, senza ricordi non c’è futuro

Una persona senza ricordi é come un libro mai scritto.

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ART. Alzheimer senza ricordi non futuro main

Ecco perché il morbo di Alzheimer ha un impatto devastante sul singolo paziente ma anche su tutta la società.

Secondo le stime dell’Istat elaborate dall’Ufficio Studi di Confartigianato, in Italia questa sindrome colpisce circa 270.000 persone. La spesa sociale totale imputabile alla malattia è nell’ordine delle decine di milioni di euro, trasformando questo morbo in una concreta emergenza sociale, soprattutto se si considerano le difficoltà dei malati a usufruire dei servizi pubblici di assistenza.

L’Alzheimer è una malattia oggi non ancora ben definita. È un processo degenerativo che colpisce le cellule del cervello. Questa degenerazione coinvolge in particolare le aree che governano la memoria, il linguaggio, la percezione e la cognizione dello spazio. Provoca tutti quei sintomi che vengono raggruppati normalmente sotto il nome di “demenza senile”, cioè il declino progressivo e globale delle funzioni cognitive e il deterioramento della personalità e della vita di relazione. Questa malattia non ha confini sociali, economici, etnici o geografici. Non è infettiva né contagiosa, ma soprattutto non é il normale risultato dell’invecchiamento.

Forti di queste considerazioni Confartigianato Persone e ANAP (Associazione nazionale artigiani pensionati), con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, del Dipartimento di scienze dell’invecchiamento della “Sapienza” di Roma e della Federazione italiana medici geriatri hanno promosso una campagna di prevenzione della malattia dal titolo emblematico di “Senza ricordi non hai futuro”.

Dall’inizio del nuovo anno i soggetti coinvolti nell’iniziativa si sono attivati per fornire un supporto informativo e di assistenza che prevede un finanziamento per tre anni da utilizzare in diversi progetti che permettano di fornire informazioni utili relative alla predizione e prevenzione della malattia.